“Se chiudi col razzismo, ti si apre un mondo”.

È lo slogan scelto dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del dipartimento per le Pari opportunità (Unar) per la settimana di azione contro il razzismo organizzata in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali che si celebra in tutto il mondo il 21 marzo.

Uno slogan che vuol far riflettere sull’importanza di aprire le nostre menti, i nostri cuori e le nostre coscienze a chiunque, da qualunque parte del mondo provenga, senza pregiudizi o intenti discriminatori”, ha detto Elsa Fornero, ministro delle Politiche sociali e delega alle Pari opportunità. “Così agendo potremo rendere migliore e più libera la nostra società – ha proseguito – Sono certa che le numerose iniziative che si susseguiranno nel corso di questa settimana, anche grazie al coinvolgimento dei più giovani, contribuiranno a rafforzare la consapevolezza di dover chiudere le porte a ogni tipo di intolleranza o discriminazione verso il prossimo”. Per la nona edizione della campagna di sensibilizzazione le iniziative coinvolgeranno numerose città italiane dal 17 al 24 marzo.

Dal calcio alle trasmissioni radio e tv, dalle librerie alle scuole. Sono centinaia le iniziative promosse in tutta Italia. Ufficialmente la Settimana prenderà il via con il weekend sportivo del 16 e 17 marzo quando in tutti i campi di serie a sarà esposto uno striscione contro il razzismo e i capitani leggeranno un messaggio ai tifosi. Anche la nazionale di calcio, impegnata il 21 marzo a Ginevra nell’amichevole contro il Brasile, testimonierà contro il razzismo ospitando a Coverciano il 19 una rappresentanza di giovani giocatori italiani e stranieri appartenenti ad associazioni sportive impegnate su questo fronte. Per rimanere in ambito sportivo, il 17 marzo l’Unar correrà a fianco della diciannovesima Maratona di Roma con lo slogan “Ti si apre un mondo” riportato sulle magliette verdi con cui migliaia di persone correranno la stracittadina (appuntamento al Colosseo). Il 24 marzo a Napoli l’Arcigay Antinoo di Napoli onlus organizza un quadrangolare di calcio a 5, patrocinato dal Comune, dal titolo “Un calcio alle discriminazioni”: in campo una squadra di giornalisti, una squadra di calcetto Glbt di Napoli, la selezione Afronapoli united e la squadra della Consulta provinciale degli studenti.

Amnesty International sarà presente in numerose città (Roma, Bologna, Milano, Verona, Trieste, Torino, Genova, Prato, Cosenza, Bari e Palermo) con gazebo informativi pensati come punto di incontro tra la popolazione italiana e le comunità straniere del territorio, in cui far conoscere le tradizioni e le diverse culture attraverso mostre fotografiche e spettacoli teatrali. A Roma il 19 e il 22 marzo Unar promuove, in collaborazione con il Centro studi Idos, un incontro con le comunità romena e albanese. Mentre il 21 marzo al teatro Ambra Jovinelli (10.30) sarà presentato, in collaborazione con Arci, uno spettacolo dedicato agli istituti superiori dal titolo “Basta razzismo, per una nuova cittadinanza”. Dal 18 al 23 marzo ci sarà “Diversità al lavoro”, un progetto promosso da Unar sul tema delle discriminazioni nel mondo del lavoro con incontri, seminari, dibattiti.

(da Redattore Sociale, giovedì 14 marzo 2013)

 

 

Con l’iniziativa “Questa è l’Italia”, Unar entra nelle scuole per raccontare a più voci il nuovo volto dell’Italia multietnica. L’obiettivo è invitare gli studenti a riflettere sui cambiamenti sociali e demografici che hanno interessato il loro territorio, per approfondire il tema del rapporto con la diversità, con l’identità nazionale e la cittadinanza, con la discriminazione e l’integrazione.

La Settimana di azione contro il razzismo sarà presente in molti programmi radiofonici e televisivi. Per tutto il mese di marzo l’edizione mattutina di Caterpillar su Radio2 inviterà gli ascoltatori a calarsi nei panni di una persona straniera che vive in Italia e deve affrontare ostacoli e imprevisti (http://www.giocaneimieipanni.it/). A Messina il 21 marzo il gioco verrà messo in scena dal vivo attraverso un percorso didascalico con gigantografie, video, giochi di ruolo nei portici di Palazzo dei Leoni.

(lp – da Redattore Sociale giovedì 14 marzo 2013)