Un incontro con un testimone dell’Olocausto per non dimenticare le oltre sei milioni di persone uccise dalla follia nazista. Così gli studenti dell’istituto professionale per l’agricoltura di Santadi, le classi terze delle scuole medie incontreranno Modesto Melis, un anziano di 91 anni di Carbonia, internato a Mauthausen nel lager nazista.
L’appuntamento, organizzato dall’Istituto agrario di Santadi, dall’Istituto comprensivo di Santadi e dall’Auser di Carbonia, è per martedì 24 gennaio a Santadi alle ore 10:00 nell’aula magna delle scuole medie in via Risorgimento, 10.
Saranno presenti e interverranno:
Il Sindaco di Santadi Cristiano Erriu –
L’Assessore Comunale alla Pubblica Istruzione, Emi Frau –
L’Assessore Comunale alla Cultura, Denise Usai –
L’Assessore Comunale alle Politiche Giovanili, Federico Cani –
Il Giudice di Pace di Santadi, Marinella Angius –
L’Assessore Provinciale alle Politiche Giovanili Luca Pizzuto –
Andrea Piras, Segretario dell’Auser di Carbonia che conferirà al signor Modesto Melis la tessera di Socio Onorario dell’Auser ULA di Carbonia.
Si tratta di un appuntamento che i soci dell’Auser di Carbonia, i due Istituti scolastici e i docenti coinvolti intendono riproporre nel tempo, "per non dimenticare la più grande tragedia che abbia colpito l’umanità intera nella storia". Negli ultimi anni, il signor Melis ha preso parte a diversi convegni e dibattiti, partecipati in maniera particolare dai giovani, per testimoniare la sua tragica esperienza.
La vita di Modesto Melis è come quella di un film. Una buona parte della sua esistenza l’ha trascorsa nel Sulcis (oggi vive a Carbonia) dove ha lavorato nelle miniere, prima e dopo la seconda guerra mondiale. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, si schiera con i partigiani. Viene arrestato nei primi mesi del 1944 e trasferito nel campo di concentramento di Mauthausen dove Modesto Melis assiste alle più atroci bestialità da parte degli aguzzini tedeschi e dove rimane internato per un anno e mezzo come prigioniero politico, identificato con il triangolo rosso e barbaramente marchiato con il numero di matricola 82241.