C’erano tutti gli studenti del Marconi di Cagliari  all’incontro con Pasquale Campagna, fratello di Graziella Campagna, uccisa a 17 anni dalla mafia "per non aver commesso nulla".

C’erano tutti e tutti hanno seguito con grande interesse, attenzione e commozione la testimonianza di Pasquale che ha rievocato – con voce commossa – la tragedia della sorella Graziella e i 25 anni di sofferenza della famiglia.

Una famiglia composta da 9 persone (papà, mamma, 5 sorelle e 2 fratelli) che ha vissuto con semplicità e dignità a Saponara in provincia di Messina e la cui esistenza è stata travolta dalla vicenda che ha tragicamente coinvolto Graziella. Una famiglia esemplare nell’adempimento del proprio dovere e nel ricercare con pazienza e tenacia giustizia per Graziella.

Giustizia arrivata finalmente dopo una vicenda giudiziaria durata 23 anni e che ha sancito il carcere a vita per gli assassini di Graziella.

"La legalità è un impegno quotidiano – ha ricordato Pasquale agli studenti del Marconi – e può essere travolta da comportamenti apparentemente piccoli che ne minano le radici creando il "clima" favorevole allo sviluppo della cultura mafiosa e criminale. Per questo è importante l’opera della scuola ed incontri come questo e vi ringrazio di cuore per avermi invitato a parlare di Graziella".

Tante le domande che i ragazzi hanno voluto porre a Pasquale Campagna, sollecitati dal film "La vita rubata" che avevano visto il giorno prima, per prepararsi adeguatamente all’incontro.

A conclusione del dibattito Pasquale ha voluto lasciare al Marconi alcune copie del libro "Con i tuoi occhi", scritto da una giovane giornalista che ha voluto ripercorrere la vicenda di Graziella.

"Un’assemblea così non l’abbiamo mai fatta" ha commentato più d’uno degli alunni partecipanti, visibilmente soddisfatti di quanto appreso nellìincontro con Pasquale.