Dal 15 al 30 luglio torna la campagna nazionale “Non scherzate col fuoco”
La campagna di Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile Nazionale per la cura del patrimonio forestale e la prevenzione degli incendi. Volontari in azione nelle cinque Regioni più colpite dagli incendi con tante attività d’informazione e opere di prevenzione e manutenzione.
Cinque tappe nelle cinque regioni che negli ultimi anni sono state più colpite dalla piaga degli incendi per informare sui rischi e sulle possibilità d’intervento, per mostrare i corretti comportamenti da tenere nel caso di avvistamento di un rogo, per rendere i cittadini più consapevoli del fatto che il fenomeno degli incendi dolosi può essere fermato con la collaborazione di tutti.
Quest’anno tutti gli eventi della campagna saranno concentrati nelle cinque regioni che maggiormente vivono il problema degli incendi boschivi: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna. Alcune zone del Paese, infatti, nonostante l’opera di prevenzione, lotta attiva e investigazione del Corpo forestale dello Stato e di tutte le forze impegnate sul campo, continuano a essere particolarmente colpite. Se nel 2010, infatti, abbiamo assistito a una lieve diminuzione del fenomeno incendi in tutto il Paese, i numeri relativi ai primi 6 mesi di quest’anno sono tutt’altro che confortanti. Secondo i dati del Corpo Forestale dello Stato, nel 2010 su tutto il territorio nazionale si sono verificati 4.884 roghi che hanno percorso una superficie di 46.537 ettari di cui 19.356 di bosco; la loro distribuzione, come succede da anni, si concentra pressoché sempre in alcune regioni. La Sicilia è stata la regione “più calda” del 2010 (anche rispetto alla Sardegna, la più colpita nel 2009): si è avuta la più estesa superficie percorsa dal fuoco (20.258 ettari, quasi il 50% di tutto quello che è bruciato in Italia) e anche il più alto numero d’incendi (1.159). In Sardegna, invece, nello stesso periodo, gli incendi sono stati quasi 800, in Calabria 652 e in Campania 543. In Puglia 473 roghi hanno mandato in fumo oltre 5mila ettari di territorio.
Dal 15 al 30 luglio, dunque, la carovana di “NON SCHERZATE COL fuoco” porterà in tutte queste regioni diverse attività dedicate alla cura delle aree verdi come visite guidate, passeggiate, escursioni a cavallo e in bicicletta, pic-nic nelle aree attrezzate per ammirare da vicino le incredibili bellezze che il patrimonio forestale italiano vanta. Un’opportunità per imparare a coniugare la fruibilità del bosco con il rispetto dei suoi delicati ecosistemi.
Ci sarà anche la possibilità di apprendere qualcosa in più sul fenomeno incendi visitando gli sportelli al cittadino allestiti da Legambiente nelle principali piazze toccate dalla campagna: qui escursionisti, cacciatori, pastori, agricoltori e cittadini di ogni età potranno ricevere informazioni anche sui corretti comportamenti da assumere per prevenire e contrastare gli incendi e ritirare gadget e materiali divulgativi.
Alla fine dell’estate “NON SCHERZATE COL fuoco” presenterà anche i risultati del monitoraggio sul lavoro che i Comuni svolgono per prevenire e contrastare gli incendi boschivi, come previsto dalla Legge Quadro 353/2000.
Anche quest’anno, infatti, l’indagine “Ecosistema Incendi” scatterà la fotografia delle attività dei 1.990 Comuni che hanno subito incendi significativi tra il 2007 e il 2010. Alle amministrazioni più meritorie Legambiente e il Dipartimento della Protezione civile assegneranno la bandiera “Bosco Sicuro”, riconoscimento per le valide attività di mitigazione del rischio incendi.
Il lavoro d’informazione e sensibilizzazione è alla base della prevenzione, così come l’attività di spegnimento e le sanzioni sono indispensabili nel contrasto dei roghi. Per combattere efficacemente il fenomeno però è necessario ridurre a monte i motivi per cui si appiccano incendi in questo Paese, che sono tanti. La legge per scoraggiare gli incendiari esiste, ma è necessario che i Comuni realizzino il catasto dei territori percorsi dal fuoco in modo che si possa arginare almeno la speculazione nelle aree percorse da incendio.
In Sardegna la stagione del fuoco è in corso da circa due mesi e le emergenze sono un fatto di cronaca purtroppo frequente. Le condizioni climatiche concorrono chiaramente a rendere il territorio regionale particolarmente esposto al rischio incendi, ma, per favore, non parliamo di calamità naturale. Piuttosto ragioniamo su un fenomeno ancora irrisolto evitando, possibilmente, di ripetere luoghi comuni privi di fondamento e di fare i notai delle superfici percorse da incendio e dei danni subiti. Ma soprattutto adoperiamoci a ridurre il numero di incendi, specie quelli colposi dovuti spesso alla nostra imprudenza e negligenza.
Legambiente Sardegna, in collaborazione con le istituzioni regionali e locali, è impegnata ad organizzare la giornata conclusiva della campagna nazionale dedicandola interamente alla prevenzione degli incendi, giornata che si terrà in loc. Montevecchio-Guspini.