Si è svolta il 14 dicembre 2016 a Donigala Fenughedu OR) la Conferenza Regionale del Volontariato della Sardegna.
Vi hanno partecipato oltre 300 delegati in rappresentanza delle organizzazioni di volontariato presenti e operanti nell’Isola.
Filo conduttore della Conferenza è stato il “racconto” dei lavori svolti dall’Osservatorio Regionale del Volontariato e dei risultati raggiunti.
Si è partiti dalla lettura delle Mozioni approvate dall’Assemblea Regionale del Volontariato del 26 ottobre 2013. Ciascun componente dell’Osservatorio ne ha illustrato una aggiornando i volontari sullo state dell’arte delle Mozioni.
Il risultato è stato sconfortante: su 11 mozioni trattate in Osservatorio Regionale solo 1 è stata parzialmente portata a compimento.
Delle altre 10 si sono perse le tracce… tra promesse, rimandi, rassicurazioni, omissioni e negligenze.
A ciò si aggiunge il fatto che l’Osservatorio Regionale del Volontariato non è stato convocato per un anno intero (da novembre 2015 a novembre 2016) mettendolo di fatto fuori gioco, nell’impossibilità di proseguire i propri lavori.
“Vergognosa” è stata definita la vicenda relativa all’ex Deposito carburanti dell’Areonautica Militare di Monte Urpinu (Cagliari) che doveva diventare (non si capisce con quale disegno e per opera/volontà di chi) la “Cittadella del Volontariato” . Dopo le solenni dichiarazioni del Presidente Pigliaru e dell’assessore Erriu sulla vicenda è calato il silenzio totale e sono cresciuti gli interessi per i possibili affari…
Ancora più clamoroso (se non bastasse) il silenzio-assenso sulla Legge Delega di Riforma del Terzo Settore (L. 106/16), pensata e scritta senza alcuna interlocuzione con il principale protagonista della stessa: il volontariato, appunto. A più d’uno è venuto il sospetto che si attenda la sua entrata in vigore, attraverso i decreti di attuazione, per porre in atto il disegno già scritto a suo tempo in Sardegna con l’art. 45 della L.R. 23/2005 e che ha visto il volontariato sardo compatto e unito in piazza e nei tribunali per difendere la sua autonomia, la sua autodeterminazione, la sua specificità e la sua sudata unitarietà nel rispetto delle differenze.
Mobilitazione che ha avuto successo: TAR Sardegna e Consiglio di Stato hanno infatti dato ragione alle richieste dei volontari, con sentenze pubbliche, rintuzzando i perversi disegni di chi aveva pensato e scritto l’art 45 della L.R. 23/05.
Si può parlare di “Ritorno di fiamma”? Infatti la ‘parte della legge riguardante i csv (art. 5) sembrerebbe avere le stesse logiche dell’art 45 LR 23/05. Diverso scenario ma medesime logiche e, forse, stessi protagonisti… Dunque il disegno viene riproposto e il volontariato ancora una volta oppone le sue ragione e la sua resistenza.
La Conferenza Regionale del Volontariato, svoltasi a Donigala Fenughedu il 14 dicembre 2016, ha parlato in modo chiaro ed ha voluto esprimere messaggi di largo respiro e inequivocabili.
A chi ha responsabilità politica il compito di leggerli e tenerli in debito conto.