Sabato 15 ottobre 2011 alle ore 17.00 verrà celebrata la Santa Messa nelle
gradinate di Via Oslavia a Cagliari presso il presidio permanente di Villa Devoto.
Mentre prosegue il presidio permanente a Villa Devoto iniziato all’alba del 27 settembre u.s. dalla Consulta delle Associazioni per ottenere finalmente dal Presidente della Regione l’attuazione della riforma funzionale del Consorzio del Parco Geominerario, sabato 15 settembre 2011 alle ore 17.00 verrà celebrata la Santa Messa nelle gradinate di Via Oslavia a Cagliari presso lo stesso presidio di Villa Devoto.
Su richiesta della Segreteria della Consulta, la Santa Messa verrà concelebrata da
Don Pietro Borrozzu, Responsabile della Pastorale del Lavoro della Conferenza Episcopale Sarda e da Don Petronio Floris, Responsabile della Pastorale del Lavoro della Diocesi di Ales e Terralba.
La Santa Messa verrà accompagnata dai canti del coro “BOGHES DE GAUDIU
ONU” di Gadoni nel cui territorio comunale si trova la miniera di Funtana Raminosa che rappresenta uno dei siti più antichi e significativi del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.
Nel ringraziare l’Arcivescovo di Cagliari, Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Mani per
la Sua attenzione e disponibilità, la Segreteria della Consulta invita tutti i cittadini ad unirsi, in un momento di preghiera, di riflessione, di comunione e di solidarietà, ai volontari delle 52 Associazioni aderenti alla Consulta che sostengono con una mobilitazione civile e pacifica le finalità del Parco Geominerario della Sardegna riconosciuto dall’UNESCO come concreta opportunità di lavoro per le giovani e future generazioni.
Con questo spirito, un invito particolare viene rivolto ai giovani, al mondo del volontariato, alle Organizzazioni Sindacali, agli Amministratori dei Comuni e delle Province del Parco, alle Istituzioni Regionali e alle forze politiche e sociali, che possono concorrere a far diventare il Parco Geominerario uno strumento per contribuire alla rinascita culturale, sociale ed economica delle aree minerarie dismesse della Sardegna, come sta avvenendo con eccellenti risultati negli altri vecchi bacini minerari europei, riconvertiti alle nuove opportunità.