Per volontà di Papa Francesco, sabato 7 settembre, è indetta una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero.
L’Arcivescovo di Cagliari, Mons. Arrigo Miglio, invita a ritrovarsi, per unirsi alla preghiera che sarà presieduta dal Santo Padre in Piazza San Pietro, sabato 07 settembre alle ore 21.00 davanti alla Basilica di Bonaria, proprio là dove Papa Francesco celebrerà la Santa Messa il prossimo 22 settembre, in occasione della sua visita nell’Isola.
E il giorno seguente, 8 settembre, nella festa della natività di Maria, è importante, ricorda l’Arcivescovo, che tutte le parrocchie sappiano trovare “un tempo e un modo adeguati di preghiera secondo l’intenzione che il Santo Padre ci affida”.
La Caritas diocesana di Cagliari sollecita tutti alla partecipazione e alla diffusione dell’iniziativa nelle vbarie realtà associative.
Chi è interessato può comunicare l’adesione al digiuno e alla preghiera al seguente indirizzo e-mail:
caritas.ca@tiscali.it.
Riportiamo di seguito il Messaggio dell’Arcivescovo Mons. Arrigo Miglio per la giornata di preghiera e digiuno per la pace in Medio Oriente di sabato 7 settembre
"L’accorato appello lanciato da Papa Francesco domenica 1 settembre per la pace nel Medio Oriente ha colpito profondamente il mondo intero per la sua chiarezza e per il profondo coinvolgimento con cui il Papa sta vivendo la situazione drammatica della Siria e di tutto il Medio Oriente.
Noi ci prepariamo ad accogliere Papa Francesco e stiamo facendo ogni sforzo per offrirgli un’accoglienza che rispetti il suo stile di sobrietà e di essenzialità. Sarà certamente per tutta la Sardegna un giorno di festa il 22 settembre, ma tale giornata vorrà essere anche un momento di profonda condivisione delle preoccupazioni e delle intenzioni di preghiera del Santo Padre, quelle intenzioni che lui viene a portare ai piedi di Maria, presso il Santuario di Bonaria; dopo le parole pronunciate all’Angelus domenica scorsa lo stile della nostra accoglienza dovrà essere ancora più attento e partecipe della sofferenza che il Papa si porta nel cuore e che ieri ha espresso con un vigore che ha colpito tutti.
Non è dunque solo un problema di stile per la nostra accoglienza: ci sentiamo interpellati dall’appello di Papa Francesco, non possiamo sentirci estranei al dramma dei nostri fratelli siriani e le parole del Papa devono farci sentire in qualche modo corresponsabili della grande sfida della pace.
“Che cosa possiamo fare noi?” si è chiesto domenica il Papa, rispondendo così: “Come diceva Papa Giovanni: a tutti spetta il compito di ricomporre i rapporti di convivenza nella giustizia e nell’amore. Una catena di impegno per la pace unisca tutti gli uomini e le donne di buona volontà”.
Il Papa ci invita ad una giornata di preghiera e di digiuno sabato prossimo 7 settembre: preghiera e digiuno non sono un accostamento casuale ma due termini che si illuminano a vicenda. Il digiuno ci permette di superare una preghiera che rimanga solo sulle labbra, perché la preghiera autentica deve scendere nel cuore e toccare la nostra carne, farsi compassione, “dolore di viscere”, come si esprime più volte il Vangelo parlando della compassione di Gesù. La preghiera a sua volta ci ricorda che un aiuto vero ed efficace ci viene solo dall’alto, una grazia capace di cambiare il nostro cuore e di renderci strumenti autentici ed efficaci di giustizia e di pace.
Sabato 7 settembre è per la nostra Diocesi un giorno di festa, perché riceve il dono di due nuovi presbiteri e di due diaconi. Può essere giornata di preghiera e digiuno? Verrebbe voglia di rispondere: “Come possono digiunare gli invitati quando lo sposo è con loro?”. Ma attenzione: preti e diaconi stanno intorno alla mensa eucaristica per offrire il sacrificio di Cristo, che si rende presente sull’altare per chiamarci a diventare sacrificio con Lui, offrendo la nostra vita con la sua al Padre per la salvezza degli uomini. E nel momento culminante della celebrazione sacramentale ripetiamo sempre: “… nell’attesa della Tua venuta”. La chiamata ad offrirsi con Cristo e l’attesa del suo ritorno glorioso danno anche ai momenti di festa dei cristiani un tono di preghiera e di condivisione delle sofferenze del mondo. Sono certo che così sarà anche per i nuovi sacerdoti e diaconi e per le loro famiglie ed i loro amici.
Per accogliere l’invito del Santo Padre e per unirci alla preghiera che Lui presiederà sabato 7 sera in Piazza San Pietro, ci ritroveremo anche noi in quella stessa sera a partire dalle ore 21.00 davanti alla Basilica di Bonaria, proprio là dove Papa Francesco celebrerà il Sacrificio eucaristico domenica 22 settembre. Il giorno seguente, 8 settembre festa della natività di Maria, tutte le parrocchie sappiano trovare un tempo e un modo adeguati di preghiera secondo l’intenzione che il Santo Padre ci affida.
Mons.Arrigo Miglio, Arcivescovo di Cagliari