L’Associazione AnalfabElfica, attiva ormai da anni ad Alghero e nel panorama regionale, inaugura il 17 luglio 2012, in collaborazione con l’Obra Cultural de l’Alguer e il Centro d’Aggregazione “Impegno Rurale” di Santa Maria la Palma, la Rassegna del Gesto “V” (leggi “quinta”), il primo evento specifico sul territorio nazionale dedicato al teatro del movimento e allo studio del gesto umano avulso dal suo significato, ma indagato nell’essenza della sua forma estetica.
Oltre alla necessità di dedicare uno spazio allo studio del movimento in teatro, spesso posto in secondo piano dalla potenza comunicativa della parola, si è pensato a questo evento come ad un luogo d’indagine sulla linea di quanti, tra filosofi, coreografi ed artisti di ogni genere, hanno posto degli entusiasmanti interrogativi sull’origine della grazia, sul suo conseguimento o sulla necessità di giungere ad essa negandola. Per far questo è necessario che lo studioso si astragga dal solo ambito artistico e cerchi l’essenza del “movimento perfetto”
nel mondo, ovunque questo risieda.
Il nostro occhio, nel cercare quell’economia del movimento, quel connubio tra forza e apparente facilità esecutiva che Göethe, Popper, Nijinsky tentarono di definire e di rappresentare come una grazia, è caduto sulle mani degli artigiani. Nell’equilibrio tra massima qualità di rendimento, minimo spreco di energia e nel perfezionarsi con un’infinita ripetizione che porta l’esecutore a quel vuoto vigile e
meditativo perseguito dallo Zen, l’artigiano realizza quella chimera della grazia dove il gesto del creatore non è più ascrivibile ad un’azione meramente fisica o intellettuale.
Per questo balza agli occhi la differenza ormai evidente fra un oggetto, un dolce, un tessuto artigianale e un pari risultato industriale: l’ingrediente essenziale del gesto umano.
Pertanto abbiamo voluto denominare la nostra iniziativa Rassegna del Gesto. Così, accanto alla messa in scena di spettacoli teatrali e musicali, la rassegna ruota attorno all’indagine fotografica, filologica, culturale e storica del gesto artigiano, un sapere ormai iniziatico, una liturgia creativa che indietreggia sempre di più di fronte ad una tecnologia invadente ed invasiva rischiando di perdersi. Il programma della rassegna prevede la rappresentazione di cinque produzioni teatrali, due concerti e una mostra.