Si terrà a Carbonia mercoledì 30 dicembre 2015 la XXIX Marcia della Pace.

Appello di don Angelo Pittau
«A cento anni dalla Prima Guerra Mondiale, a settant’anni dalla Seconda, siamo nuovamente dinanzi ad una Terza Guerra Mondiale subdola e amara.
Una guerra mondiale non dichiarata, con centinaia di migliaia di morti, di feriti, con milioni di profughi, con distruzioni e devastazioni, con fame, malattie, miseria.
Ascoltiamo l’amara constatazione di Papa Francesco che tenta di denunciare al mondo, nelle più grandi e autorevoli sedi, dalla Comunità Europea all’Onu, in Occidente come in Oriente, il cieco scivolare in una strada di morte dell’umanità tutta.
Ormai non si possono contare le nazioni in guerra con altre nazioni, le regioni devastate da lotte fratricide.
È per questo che il Comitato Promotore della XXIX Marcia della Pace, promossa dalla Diocesi di Ales-Terralba, e dai tre uffici regionali. Caritas, Pastorale del Lavoro e Pastorale Giovanile, aderisce all’appello di Papa Francesco per la 49^ Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio: Vinci l’indifferenza e conquista la Pace.
Per questo chiediamo a tutti gli uomini di buona volontà di esprimere l’anelito di pace della nostra società sarda, di condividere lo spirito di questa Marcia e di partecipare.
Per questa nostra Sardegna, pur consapevoli che l’indifferenza frutto dell’individualismo esasperato sta portando ad un mondo di disuguaglianze atroci, chiediamo di focalizzare la vostra attenzione e la vostra coscientizzazione alla drammatica realtà della povertà per tanti sardi, al non lavoro di tanti uomini e donne, alla nostra terra devastata dalla desertificazione, dall’inquinamento, dalle servitù militari, dalle iniziative di sfruttamento di gente venuta da fuori.
La Marcia della Pace sarà a Carbonia il 30 dicembre alle ore 15.
Con noi, ci sarà Mons. GianCarlo Maria Bregantini, attualmente Arcivescovo di Campobasso e già Vescovo di Locri: nella Locride ha testimoniato con profezia e parresia, dando speranza ai giovani, coraggio alle popolazioni, pagando di persona.
L’indifferenza per le piaghe della nostra Sardegna ci sta facendo precipitare in una situazione senza ritorno; sta devastando la nostra gente, il nostro territorio.
Ci conforta l’adesione di tante rappresentanze del Popolo Sardo: La Chiesa, il Mondo del Lavoro con le Confederazioni Sindacali, le Categorie, il Mondo del Volontariato con il Centro Servizi Sardegna Solidale, le Acli, l’Arci e, soprattutto, l’Alleanza contro le Povertà in Italia e con le Associazioni aderenti.
Vinciamo l’indifferenza e conquistiamo la Pace!
Partecipiamo».