L’iniziativa Le Piazze della solidarietà si è svolta a Sorgono in due momenti ben distinti: al mattino, tra gli alunni del Liceo scientifico “F.lli Costa Azara” e dell’Istituto professionale per l’agricoltura e per l’ambiente si è dibattuto sul tema I giovani nella società, oggi, insieme a Mons. Angelo Pittau, presidente del Comitato Promotore del CSV Sardegna Solidale; al pomeriggio, in mezzo a tanta musica e alle tante voci dei bambini dello Zecchino d’oro di Meana Sardo, dei cori polifonici di Atzara e “Peppino Mereu” di Tonara.

Notevole l’impegno di Rita Zedda, Nino Catzula e di Giuseppina Demuru del Sa.Sol. Point n. 15 di Sorgono, coadiuvate per l’organizzazione dall’associazione culturale Mandrolisai, che in pomeriggio hanno proposto uno spettacolo nel Teatro comunale “Salvatore Murgia” alla presenza del sindaco Vittorio Mocci, del Presidente del CSV Sardegna Solidale Giampiero Farru, del Consigliere regionale on. Francesca Barracciu, del presidente della Consulta dei sindaci Pietro Galisai, delle numerose associazioni di volontariato della zona, presenti alla manifestazione in modo massiccio.

Bellissimi, per fascino ed eleganza, i costumi del locale Gruppo folk.

La manifestazione si è conclusa nel piazzale della Scuola materna comunale, alla luce dell’illuminazione pubblica, dove il parroco don Antonello Demurtas ha benedetto il Seme di pietra, la scultura di Pinuccio Sciola a ricordo dell’Anno europeo del volontariato.

Nessun discorso, ma piccole riflessioni espresse durante i vari canti di questo pomeriggio indimenticabile.

Il segno dei due cori di Atzara e di Tonara che si uniscono per cantare insieme è significativo della forza di coesione e unità del volontariato, quello stesso movimento per il quale – come è stato ricordato – anche un paziente in un letto di ospedale può sperare che al momento giusto arrivi un volontario a portargli un po’ d’acqua per attenuare la sete.

“Abbiamo e dobbiamo avere speranza – secondo le parole conclusive dell’intervento di Mons. Pittau – e anch’io sono qui per testimoniare questa speranza”.