In occasione dell’apertura della II Conferenza Organizzativa di CSVnet, svolta a Roma il 26 ottobre 2010 alla presenza dei più importanti esponenti del mondo politico e del Terzo settore, è stato presentato il nuovo Report di CSVnet.
La II Conferenza si articola in due momenti:
– la presentazione pubblica del Report relativo alle attività svolte dal sistema dei Centri di Servizio per il Volontariato nel bienno 2008-2009,
– un secondo momento interno di discussione, in programma a Cagliari dal 5 al 7 novembre 2010, grazie alla collaborazione con il CSV Sardegna Solidale.
Il Report delle attività svolte in questi ultimi due anni a servizio del volontariato italiano dai Centri di Servizio per il Volontariato, oltre ai dati che emergono dal primo Bilancio di Missione di CSVnet, sono il punto di partenza per una rilettura di tutta l’esperienza dei CSV e della rete di CSVnet: al centro della discussione c’è l’essere rete nei territori e con essi, al fine di continuare a lavorare al fianco delle organizzazioni di volontariato (circa 9.000 in tutta Italia), grandi e piccole, che si incontrano e operano per la promozione della cultura della solidarietà e dei beni comuni.
Nel 2009, i 78 CSV hanno gestito 117 milioni di euro, il 6,5% di risorse in meno rispetto all’anno prima, provenienti per il 94% dal Fondo speciale per il volontariato. Le risorse sono state spese soprattutto per oneri di supporto generale (17,80%); per sostegno alla progettazione sociale (19%) e per l’erogazione diretta di servizi alle organizzazioni di volontariato (57,52%). I dati sono contenuti nel "X Rapporto sull’attività dei Centri di servizio per il volontariato (CSV)".
Nel biennio 2008–2009 i lavoratori nel CSV sono diminuiti da 1.223 a 1.177. Tra questi, sono aumentati quelli a tempo pieno, salendo dai 543 ai 593, mentre i collaboratori sono passati dai 376 ai 262. In totale, il personale impiegato nei CSV ha inciso per il 28% degli oneri totali, con un costo medio di 33 mila euro lordi all’anno per dipendente. La forza lavoro, inoltre, è femminile per il 64%. L’età media dei lavoratori è di 39 anni e il 60% ha una laurea.
Una parte della ricerca di CSVnet, presentata questa mattina a Roma, illustra le organizzazioni che hanno usufruito dei CSV negli ultimi 3 anni, escludendo da questo conteggio i singoli cittadini. Nella frazione di tempo 2008-2009, le organizzazioni sono passate dalle 38.500 a quasi 40 mila e, per i due terzi, si tratta di organizzazioni di volontariato. L’altro terzo è riempito dall’associazionismo e da altri soggetti no profit. I servizi logistici sono stati usati dal 61% degli utenti e quello più richiesto è la stampa. A seguire, la fruizione degli strumenti di comunicazione e degli spazi messi a disposizione gratuitamente per permettere alle associazioni di risparmiare i costi dell’affitto.
Si attestano attorno al 69% i servizi di consulenza e assistenza usati dagli utenti dei CSV e oltre la metà delle consulenze richieste riguardano obblighi normativi e burocratici delle organizzazioni di volontariato (giuridico-legale; fiscale, contabile, amministrativa, assicurativa, previdenza e lavoro).
Circa 70 mila sono stati gli utenti che hanno partecipato ad attività formative, per un totale di 54 mila ore di formazione e oltre 3 mila iniziative orientate al mondo del volontariato. Due sono i tipi di attività formative: le giornate seminariali e i corsi strutturati. Mentre i primi durano circa 6 o 7 ore, i secondi durano in media 20 ore. Inoltre, il 56% delle iniziative e il 64% delle ore di formazione sono svolte in collaborazione con le organizzazioni di volontariato; il 61% dei partecipanti è costituito da volontari delle organizzazioni mentre il 14,8% e il 20,8% sono volontari di altri enti no profit e aspiranti volontari.
Settantotto Centri di Servizio per il Volontariato articolati in 414 sportelli distribuiti sul territorio nazionale, a esclusione di Bolzano. Tra questi, nel 2009, 66 hanno come territorio di competenza quello provinciale, 8 quello regionale, mentre 4 sono interprovinciali o sub provinciali. Sono alcuni numeri della situazione fotografata nel "X rapporto sull’attività dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV)" per il biennio 2008–2009.
Secondo il rapporto, nel 2009, il 94,7% dei CSV è costituito giuridicamente da un’associazione di associazioni e solo 4 sono gestiti da un’unica associazione. Nel 53,9% dei casi, i CSV sono costituiti da un’associazione di associazioni con una prevalenza delle organizzazioni di volontariato, mentre queste diventano prevalenti nel 39,5% dei CSV. Il volontariato diventa, quindi, la presenza più consistente (91,1%), ma c’è anche una minoranza (5,2%) di associazioni di promozione sociale, mentre le cooperative sociali si attestano allo 0,5%.
Le organizzazioni di volontariato si distinguono in quelle di base, o di primo livello, e quelle di secondo livello, ovvero le aggregazioni di associazioni. Nel 2009, ai CSV hanno aderito 896 reti, composte da 10.744 soci di primo livello, e la partecipazione delle organizzazioni di volontariato è cresciuta dal 38,6% al 51,4%.