“Voglio ringraziarvi per questa manifestazione e per quel dono che avete fatto alle comunità di Ales e Zeppara. Il Seme della solidarietà non è soltanto una bellissima opera artistica dello scultore Pinuccio Sciola, ma ciò che in natura questo rappresenta, vale a dire la possibilità di avere fiori e frutti e, ancora, nuovi semi: lo dico dei volontari e del loro prezioso lavoro”, così il sindaco di Ales, Simonetta Zedda, ha voluto ringraziare il CSV Sardegna Solidale per questa iniziativa.
Le hanno fatto eco le parole di Nanda Sedda, coordinatrice regionale, con una riflessione sul presente e il futuro del volontariato, e di Lucia Ibba, direttore del CSV.
Di volontariato solidale ha parlato l’assessore alla Cultura e ai Servizi sociali, Lino Trudu, insieme ai rappresentanti delle associazioni del territorio, Auser e Volontari del soccorso; un volontariato “vicino alla persona”, spesso determinante per la vita e la coesione sociale della comunità.
La manifestazione, coordinata dal referente del Sa.Sol. Point n. 35 di Ales, Enrico Pilloni, si è svolta in due momenti, distinti nello spazio e nel tempo: il primo nella Sala consiliare, introdotto dalla magistrale esecuzione dell’Inno di Mameli ad opera della giovanissima Banda musicale di Ales; il secondo presso la Casa Parco a disposizione delle varie associazioni, della Biblioteca e del Centro di aggregazione sociale.
Qui, il fisarmonicista Gianfranco Massa ha coinvolto i presenti in una serie di balli sardi, durante il rinfresco con i dolci tipi del territorio.
Nel piazzale della stessa Casa Parco di Santa Maria, intanto, era stato inaugurato e benedetto il Seme di pietra. Il parroco, don Petronio Floris, aveva proposto nel momento della benedizione una sua preghiera spontanea: O Signore, benedici questa pietra, simbolo di una vita che viene donata, di impegno per il prossimo, di una ricerca di qualcosa che talvolta non si vede; anche il nostro cuore, pur ricco di tanti propositi, a volte non riesce ad emergere. Preghiamo perché la bontà, il desiderio di essere a servizio dei fratelli possa manifestarsi con quelle espressioni, strutture, gruppi, associazioni, che riescano a rendere quel desiderio una realtà concreta.