La comunità giuliana di Fertilia si riunisce domenica 10 febbraio per commemorare la giornata nazionale del ricordo della tragedia degli eccidi delle foibe e l’esodo di 360.000 italiani-istriani, giuliani e dalmati che, per conservare la propria libertà ed italianità, abbandonarono nel secondo dopoguerra le terre di nascita distribuendosi in varie parti d’Italia.
La Sardegna, e la comunità algherese, fraternamente accolsero gli esuli a partire dal 1947 facendo in modo che da allora l’augurale nome di Fertilia si legasse alla parola “casa”.
La Repubblica italiana riconosce il 10 febbraio quale “giorno del ricordo” per far sì che la memoria della sofferenza dell’uomo, subìta dall’uomo, non venga negata. E Fertilia è “un luogo” della memoria per sua natura.
Il Comitato Provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, in collaborazione con l’Ente Giuliano di Sardegna ed il Rotary Club Alghero, ha organizzato per domenica 10 febbraio 2013 il seguente programma:
– ore 10:00 celebrazione della Santa Messa nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù e San Marco a Fertilia;
– ore 11:00 deposizione delle corone di alloro presso l’obelisco del Leone di San Marco ed il monumento de “Il Cristo delle Foibe” opera dello scultore Mario Nieddu.
Nel giorno della commemorazione sarà aperta e fruibile a tutti la biblioteca “Don Francesco Dapiran” specializzata sulle foibe e sull’esodo, nei locali del Centro di Aggregazione Sociale “10 febbraio” in via Lungomare Rovigno n° 15/b a Fertilia.
Nella stessa sede, dalla serata di venerdi a quella di sabato, sarà possibile vedere ogni sera alle ore 18:00 uno dei quattro filmati storici messi a disposizione dalla società Umanitaria e, nella serata di domenica, sempre alle 18:00, sarà presentato un documentario sull’unione dei popoli girato dal documentarista dott. Roberto Barbieri, con musiche appositamente studiate e create per l’evento dall’artista algherese Franca Masu.