Presentata stamattina nella sala stampa del Seminario arcivescovile di Cagliari, la 35ma Marcia della Pace “Educazione, lavoro, dialogo tra le generazioni: strumenti per edificare una pace duratura”, che si svolgerà il 29 dicembre a Sanluri.
L’iniziativa è organizzata dal Comitato promotore, insieme alla Delegazione regionale Caritas Sardegna, alla Caritas diocesana di Ales-Terralba, alla Caritas diocesana di Cagliari, al CSV Sardegna Solidale e al Comune di Sanluri.
«Marcia nata all’interno della Diocesi di Ales-Terralba – ha ricordato il presidente del Comitato promotore don Angelo Pittau – poi espansasi, diventata in questi 35 anni la Marcia di tutta la Chiesa sarda, di tutti i nostri territori. Sullo sfondo il messaggio di Papa Francesco per la Giornata della pace 2022 che ci interroga in modo particolare sull’educazione, sulla cultura, sul lavoro di cui la nostra terra ha tanto bisogno. Una Marcia che vuole dare speranza ai giovani, alle famiglie, ai lavoratori: la speranza di poter partecipare allo sviluppo della nostra Sardegna, in un’azione di rete che solleciti anche la politica e le istituzioni. Il tutto con un’attenzione anche alla dimensione universale e di mondialità, a cui ci ha richiamato più volte lo stesso Papa, aperti a tutte le povertà del mondo, grazie alle progettualità portate avanti dalle nostre diocesi, attraverso le Caritas».
«Abbiamo accolto con grande entusiasmo – ha detto l’assessore del Comune di Sanluri Fabrizio Collu – la possibilità di ospitare questa Marcia. La nostra città generosamente si mette a disposizione della Chiesa attraverso i suoi volontari e tutte le sue strutture, per questa iniziativa che è anche un’occasione per far conoscere le nostre bellezze storiche».
«Come ogni anno – ha detto Giampiero Farru, presidente del CSV Sardegna Solidale – sosteniamo con convinzione l’organizzazione di questa Marcia, nonostante il momento difficile che stiamo attraversando come mondo del volontariato e come CSV Sardegna Solidale. L’auspicio è che possano giungere segnali positivi per salvaguardare questa “straordinaria energia civile” che è il volontariato in Sardegna».
«Iniziativa grazie a cui tutti i cittadini possono partecipare alla dimensione democratica – ha detto don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana di Cagliari – , reclamare giustizia e pace. In un mondo segnato da pandemia, conflitti, diventa ancora più importante riscoprire quella fraternità universale e amicizia sociale auspicata dal Papa, in cui la dimensione locale e globale possano intrecciarsi. Occorre riflettere sul lavoro e sull’educazione: interrogarsi su come riconquistare i nostri giovani con percorsi formativi, conoscenza, professionalità per dare loro opportunità concrete di restare nella loro terra»
Anche quest’anno dunque, si rinnova la tradizione della Marcia, nata, come già ricordato, nella Diocesi di Ales-Terralba, attraverso la Caritas diocesana. «Mi conforta moltissimo – queste le parole di don Marco Statzu, direttore della Caritas diocesana di Ales- Terralba – sapere che il Papa ha scelto come tema della Giornata mondiale della pace 2022 l’educazione, il lavoro e il dialogo tra generazioni, perché sono ambiti nei quali in questi ultimi anni stiamo cercando si investire le nostre idee e le nostre risorse come Caritas diocesana, in uno dei territori che più di tutti in Sardegna sperimenta la dispersione scolastica e la mancanza di lavoro. Per costruire una pace duratura – continua – è necessario partire dalle fondamenta, dalla capacità che noi adulti abbiamo di far crescere persone nuove, mature, che non dipendano da noi, ma siano capaci di autodeterminazione, attraverso la formazione e il lavoro. Così noi continueremo a lavorare nella nostra diocesi, e anche insieme alle altre Caritas sarde, per testimoniare una Chiesa che non può offrire una spiritualità staccata dall’umanità più feriale, non può offrire una preghiera senza che tale preghiera si innervi in un vissuto dignitoso e in rapporti che fanno crescere le persone nel rispetto, nell’amicizia e nell’amore. Su questa strada, rafforzati dalla parola e dalla testimonianza del Papa, metteremo tutto il nostro impegno in questo anno e nel tempo che verrà».
L’appuntamento è mercoledì prossimo, 29 dicembre 2021, alle ore 15 nel parco S’Arei a Sanluri. In apertura, dopo il canto dei tenores di Bitti, la preghiera iniziale e l’intervento di mons. Roberto Carboni, arcivescovo di Oristano e Vescovo di Ales – Terralba. Il percorso – che si svolgerà come l’intera manifestazione nel pieno rispetto delle normative anti-covid-19 – durerà un’ora, per le vie di Sanluri, per poi tornare nel parco S’Arei, dove ci sarà la relazione del testimone della Marcia, mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari. Tra gli altri interventi che precederanno quello del testimone, quelli di Alberto Urpi, sindaco di Sanluri, di don Mariano Matzeu, parroco di Sanluri, di Alessandra Zedda, vice-presidente Giunta Regione Sardegna, di don Marco Statzu, direttore della Caritas diocesana di Ales- Terralba, di don Marco Lai, direttore Caritas diocesana Cagliari, di Giampiero Farru, presidente CSV Sardegna Solidale, di mons. Giovanni Paolo Zedda, vescovo delegato della Conferenza episcopale sarda per il servizio della carità.
Le conclusioni saranno affidate a don Angelo Pittau, presidente del Comitato promotore.
In agenda dal 23/12/2021 al 23/12/2021